I manifesti di Non è un veleno arrivano anche in Romagna!

Il Coordinamento Femminista della Romagna, che racchiude numerose realtà attive sul territorio romagnolo, ha aderito alla nostra campagna. I manifesti di Non è un veleno verranno affissi nelle principali città della Romagna – Ravenna, Cesena, Rimini, Forlì, Lugo, Faenza e Castrocaro – dove operano le associazioni e i collettivi che lottano per la nostra stessa causa, ovvero difendere il diritto all’aborto duramente conquistato dalle generazioni di donne che ci hanno preceduto.

Dal momento che anche nelle città romagnole – come nel resto d’Italia d’altronde – la Onlus anti-abortista Pro Vita e Famiglia nei mesi scorsi ha diffuso messaggi allarmanti e disinformativi attraverso i propri manifesti, parlando di RU-486 come veleno, anche il Coordinamento Femminista della Romagna ha deciso di reagire e, tra i vari step della sua azione, ha deciso di avviare la propria campagna riappropriandosi degli spazi pubblici delle città romagnole, con i nostri manifesti che, ricordiamo, essere disponibili qui per chiunque intenda prendere parte attiva della campagna.

Nella nota congiunta diffusa dal Coordinamento, che come prossimo step intende mappare le condizioni di applicazione della legge 194 nei comuni della Romagna (dove non mancano gli obiettori di coscienza) si legge: “la RU-486 è un farmaco approvato dall’Aifa e il suo utilizzo è raccomandato dalle linee guida del Ministero della Salute. Esso rappresenta un’evoluzione medico-scientifica in quanto non invasivo e non doloroso, meno costoso e funzionale. È somministrabile nelle strutture ambulatoriali pubbliche fino a 63 giorni dall’inizio della gravidanza, garantendo la possibilità di evitare l’ospedalizzazione, un fattore di cui tenere conto in questo particolare periodo storico che vede gli ospedali sovraccarichi a causa della pandemia. Veicolare attraverso la pubblica affissione comunale un messaggio disinformativo, privo di fondamento scientifico, che mina la libertà di scelta e di autodeterminazione di chiunque voglia accedere all’interruzione volontaria di gravidanza, va ben oltre la libertà di espressione.”

Felici di condividere gli stessi intenti, oltre che di essere unite da Sud a Nord con sempre più realtà, vogliamo ringraziare ogni tassello che forma il Coordinamento Femminista della Romagna e che ha deciso di supportarci: Casa delle Donne Ravenna, Non Una di Meno Ravenna, Donne in Nero Ravenna, UDI Ravenna, Linea Rosa Ravenna, Associazione SOS DONNA Faenza, Associazione Demetra Donne in Aiuto Lugo, Ipazia liberedonne Cesena, Parità di Genere Forlì, Forlì Città Aperta, Rea Collettivo di Genere Forlì, Un secco no Forlì, Forum delle Donne Forlì, Tavolo Permanente delle Associazioni contro la Violenza sulle Donne Forlì, UDI Forlì, Voce Donna Castrocaro Terme-Terra del Sole, Non Una di Meno Rimini, Pride Off Rimini, Associazione Margaret Rimini, Pinkabbestia Rimini.

Grazie a nome di tutte e tutti!
 

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